Post partum

 

mano-bimboBABY BLUES E DEPRESSIONE POST PARTUM

Generalmente lo stato emotivo della donna dopo il parto è particolare e delicato, spesso accade di sentirsi più vulnerabili rispetto ad altri momenti della vita.

La nascita di un figlio comporta enormi cambiamenti psico-fisici, per cui la donna tende a riorganizzarsi e spesso il modo di percepirsi, sia da un punto di vista fisico, che psicologico e sociale segue una trasformazione.

Purtroppo, nella nostra società permangono ancora diversi miti sulla maternità – l’amore totale e incondizionato, l’istinto innato, la completa disponibilità verso il bebè – che contribuiscono a far sentire inadatta una neomamma, che di fronte a quello stato emotivo altalenante tipico del dopo parto, che dalla felicità porta allo smarrimento, finisce per sentirsi ‘sbagliata’. Invece è del tutto naturale che, a una settimana circa dalla nascita, si sperimenti uno stato transitorio di malinconia.

Questa sensazione di disagio e tristezza si può manifestare in diversi gradi, via via crescenti: baby blues che è la forma più lieve; depressione post parto vera e propria e psicosi post parto che è la forma più grave.

La percentuale di donne colpite da baby blues oscilla tra il 50 e l’84%, di cui circa il 20% sviluppa la depressione post parto e l’ 1% la psicosi post-parto.

In generale si ritiene che il baby blues si manifesti fra il 3. e il 6. giorno dopo il parto, come una specie di malinconia. Le mamme si sentono di umore variabile, piangono e si irritano facilmente, a volte provano ansia e paura di non farcela. Tuttavia non perdono la capacità di prendersi cura del neonato, di provare gioia e di dormire abbastanza bene. Dopo alcune settimane il disturbo tende a svanire spontaneamente.

Generalmente le cause sono lo stress psico-fisico causato dal travaglio e dal parto, con conseguente sconvolgimento degli ormoni femminili: estrogeni e progesterone, l’ansia legata all’ aumento delle responsabilità e alla gestione di situazioni nuove, imprevisti o contrasti familiari.

Il baby blues è un problema di natura transitoria, si verifica immediatamente nella 1°settimana dopo il parto e si protrae mediamente per circa 10-15 giotni. Essendo un problema passeggero non è previsto un intervento medico.

Per prevenire o affrontare in maniera consapevole questo passaggio, è molto utile informarsi sulla fisiologia di gravidanza, parto e puerperio; è importante sfogarsi, parlare delle sensazioni negative, condividere i propri stati d’animo con il proprio partner, con la mamma o con le amiche più vicine; è consigliabile prendersi un pò di tempo da dedicare a se stesse; e ‘niente panico’, in pochi giorni tornerà l’equilibrio.

Accade invece, che tra la 4. e la 6. settimana, queste sensazioni possano accentuarsi e si trasformino poi in una vera e propria depressione post parto. Essa può però manifestarsi anche più tardi.

I sintomi specifici più importanti sono: tristezza, perdita d’interesse, di autostima e di energia, incapacità di provare gioia (anedonia), sensi di colpa perché si prova fastidio o ostilità per il neonato ritenuto troppo esigente, pessimismo e senso di incompetenza, difficoltà nel contatto fisico con il neonato e eventualmente  nell’allattamento, disperazione.

Le cure possono consistere nella psicoterapia e nella partecipazione a terapie di gruppo con donne che manifestano la stessa sintomatologia; nell’eventuale assunzione di ansiolitici e antidepressivi, che sono cure possibili, ma da assumere comunque sotto controllo medico e valutando l’eventuale sospensione dell’allattamento.

Infine, in pochi casi estremi (1%), fra la 2. e la 6. settimana potrebbe manifestarsi una psicosi post-parto i cui sintomi sono: delirio, allucinazioni, pensiero disorganizzato, comportamento disorganizzato e distorsione dell’affettività. Quando questi sintomi si cronicizzano c’è il rischio di suicidio o di infanticidio. In questo caso si tratta di una vera e propria patologia, in cui potrebbe essere necessario il ricovero.

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